Lirico tenore
Un po’ ci hai preso alla sprovvista. Questo silenzio. Una parola remota, che quasi si ferma sull’uscio, neanche veramente sussurrata.
Come a ripararsi dal sole, a puntare i talloni in discesa. Timidezza da maghi, di chi ha poco da dire fuori dai confini dell’opera.
La voce inguainata, messa in soffitta, opaca. Restiamo ad ascoltarla senza riuscire ad immaginare su quali scale possa arrampicarsi.
E sapere che sei un tenore significa poco, ma un tenore lirico questo sì che chiarisce tutto. Lirico - hai ripetuto - così da farlo suonare più sostantivo che aggettivo.
Per le bufere che presuppone, si è lirici quando cielo e mare tengono la stessa riga, ferocemente immobili.
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Come a ripararsi dal sole, a puntare i talloni in discesa. Timidezza da maghi, di chi ha poco da dire fuori dai confini dell’opera.
La voce inguainata, messa in soffitta, opaca. Restiamo ad ascoltarla senza riuscire ad immaginare su quali scale possa arrampicarsi.
E sapere che sei un tenore significa poco, ma un tenore lirico questo sì che chiarisce tutto. Lirico - hai ripetuto - così da farlo suonare più sostantivo che aggettivo.
Per le bufere che presuppone, si è lirici quando cielo e mare tengono la stessa riga, ferocemente immobili.
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