jeudi 8 novembre 2012

Nicola dal Falco : 5 poesie piuttosto erotiche

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Laure Della-Flora 



2012 - Sète


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Dedica 
La fronte : abbondante. 
Gli occhi: selvatici, ci vedo un volo di calabroni. 
Le gambe sono due strade a mezzogiorno, piene di silenzio, lisce, infinite e quelle cicatrici nette, incise come frasi, frasi intere nelle carne.  
Indovino dei capezzoli scuri, leganti come mandorle, dolci e convinti. 
I polsi sono i polsi, le caviglie, le caviglie, fonte di devozione, spettacolo continuo.  
Chi non le ha belle dovrebbe eliminarle, visto che non potrà mai nasconderle del tutto.  
Il collo è come l'elsa di una spada, mai uomo o paladino vi fece più affidamento.  
Misurarlo con le dita, sentirlo pulsare sotto i polpastrelli dà infinita sicurezza.  
Per il palmo della mano mi mancano elementi.  
Ho invece l'impressione che l'addome sfidi in dolcezza il cuore delle allodole.


*+*+*



al
tuo seno
navigo
senza incertezze
e
senza rotta

coperto di sale
d'asprezza
e gioia

svuotando
di parole oscene
la tua bocca

governando
con
un solo remo


*+*+*

La lista

Sospeso il discorso e l'ascensore,
ci hai invitato ad una cena senza sedie.

Mappa, dispensa, lista della spesa?

Forse, un pitagorico banchetto con gli sguardi
o parole di polpa e buccia sotto la doccia?


*+*+*


Che tu sia come la volpe innamorata

Solerte lungo il sentiero

A rapidi e candidi  passi

In punta d’orecchie


Tiepida gola

E ripida stella


Né ombra ti tenga

Ma un docile raggio

Rasenti la coda

E il brivido d’anche


*+*+*


ma, se ora girassi il palmo intorno al ginocchio
baciassi con un soffio di labbra l’orecchio,
chiudessi piano una carezza sulla bocca,
cercassi l’interno del braccio fino alla piega del polso,
sotto lo Sciliar che sprigiona quel lucore di monte,
di notte serena che lenta trasmigra e struscia di picco
in picco, volando sul viso che ti attende da ieri









Autunno 2012




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