lundi 24 avril 2017

Nicola Dal Falco: Quando già imbionda la luce












Quando già imbionda la luce d’agostoE sventato e ricco s’appressa settembre,Lascio l’attesa al cuore, al corpo l’innocenza; Del sole che più non scalza, ma chiarisceConfini e sprezzo delle cose,Allegra signora d’autunno si cinge corona,Potenza d’occhi socchiusi, Così un bisticcio di rane o colombi salutaLa morte di più giorni, sommando insiemeDolcezze e vanità *

Da un gheppio che straccia l’ariaDi diagonali e affondi, che interrogaL’oscura veglia sull’autostrada,Che senza strazi stringe il ramoIn un calore d’artigli, ho appresoE riapprendo quale notteApparenti e separi i regni,Quanta solerte intransigenza meniLa vita verso tunnel o alberiChe vedono la lunghezzaDei solchi E, salvo appena da un nuovo dolore,Versando aria dal cielo e cuoreIn tormenti, sorrido allaFatica di andare, alla libera gioiaDel mare *

contemplazione delle cose divine  è a labbra socchiusee alla velocità del pensieroche sorprende theōria come l’onda che, lieve di schiuma,inanelli lo scoglio a fior d’acqua; così, solo riassaporando l’etimo,puoi rendere conto del cerchio di luceche, a volte, nei giorni migliori,circonda e sostiene le cose *

si piega la luce,colmando come un lago la vallee filtra diritta dalla grande vetrata, entra da un lato del pianoterra,sfiora l’immenso soffitto,piombato già in una notte senza nomi,e scivola via dal lato opposto,ai piedi dei lecci, neri d’acqua, piove, incalzandoi discorsi in mille rivoli,nell’opaca bellezza che effonde dal cielo,quasi che l’onda di fuori, prima di spegnersi,abbia potere di scambio e raccolta il silenzio che, curvo, li avvolge,un nulla separa e trattiene,mentre il cielo ripara nella propriaquieta oblazione



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Nicola Dal Falco, nato a Roma nel 1957, vive a Lucca. A lungo ha scritto di viaggi, tra l’Europa dell’Est e il Sahara. Ha pubblicato poesie e racconti, collaborando con piccoli editori d’arte. Un suo saggio sulle Sirene compare nella collana Indoasiatica, edita da Venetian Academy of Indian Studies.
Per Conoscenza Religiosa, la rivista fondata da Elémire Zolla e diretta, in una nuova serie, da Grazia Marchianò, ha pubblicato Sopra il ruscello e La cetra di Orfeo.
Con la germanista Ulrike Kindl si è occupato della rilettura e riscrittura dei miti ladini delle Dolomiti, pubblicando una trilogia, edita da Palombi Editori in collaborazione con l’Istitut Ladin Micurà de Rü.
Sue plaquette ed altre edizioni sono conservate alla British Library, alla Fondazione Ragghianti e alla Biblioteca Nazionale (Lucca) alla Biblioteca del Mart (Rovereto) alla Biblioteca di Palazzo Sormani (Milano), alla Biblioteca Panizzi (Reggio Emilia), alla Biblioteca dell’Istitut Ladin Micurà de Rü (San Martin de Tor). Collabora con la rivista on line Fuori Asse, & da un po' di anni con Marsyas2.
Ha vinto il Premio Montale fuori di casa 2016, sezione poesia di viaggio.

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