dimanche 4 décembre 2011

Benevento : Isole di Nicola Dal Falco e Luciano Ragozzino

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Vulcano d'oro,
tecnica mista
di Nicola Dal Falco




Isole

di Nicola Dal Falco e Luciano Ragozzino




15 dicembre, ore 18
Libreria Luidig
Palazzo Collenea
Corso Garibaldi, 95
Benevento

0824. 54783
www.luidig.it


Una raccolta di opere su carta che riunisce tecniche miste, acquaforti ed acquarelli, racconta la navigazione o il volo per eccellenza, quello che ha per meta l’isola.
In tutte le tradizioni, da est a ovest e viceversa, compiendo un giro completo del pianeta, l’isola è la rappresentazione di un centro.
Non le si sfugge, perché se anche la sua esistenza non fosse legata alle carte geografiche e ai viaggi, dimorerebbe nell’inconscio. L’isola sta al mondo come l’ombelico al resto del corpo. Poterla scorgere all’orizzonte e raggiungerla, vagheggiando la fine della traversata, è la speranza di ognuno, qualunque sia la situazione in cui si trova a vivere.
Nicola Dal Falco e Luciano Ragozzino, seguendo esperienze e stili diversi, hanno riunito un piccolo, emblematico arcipelago;
il primo andando dietro alla pura e semplice apparizione di una luogo, fisicamente separato, magico per la sua stessa compiutezza; il secondo, cogliendo nella spasmodica attesa di arrivare, una possibile beffa.
Durante l’inaugurazione, verranno lette sia prose, sia poesie, dedicate al tema dell’isola, tratte da un prossimo libro, intitolato Undosum, scritto da Dal Falco e in cerca di editore.
Luciano Ragozzino presenterà oltre alle sue opere alcuni titoli della doppia collana Scripsit Sculpsit e Sculpsit Scripsit di cui è editore all’insegna de Il Ragazzo Innocuo.
Lo scopo della collana è di “obbligare” un poeta a incidere



Balena,
acquarello
di Luciano Ragozzino


un’acquaforte e un incisore a scrivere.
Compito perfettamente onorato da allievi incisori come Valentino Zeichen, Mario Benedetti, Franco Buffoni, Corrado Calabrò, Luigia Sorrentino, Maurizio Cucchi, Arturo Schwarz.

Accanto all’editore è prevista anche la presenza dell’Uomo delle isole, uno scheletro a grandezza naturale, composto di innumerevoli legnetti, trovati e modellati da Ragozzino nei suoi interminabili giri per l’Egeo.

La mostra resterà aperta fino all’8 gennaio


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